Approfondimenti

Ansia e Panico

05-10-2018

Impariamo a gestire l’ansia ( parte 2 di 3 )

Alcuni giorni fa ho pubblicato la prima parte di questo articolo, dove potete trovare la prima tecnica di gestione dell’ansia: la respirazione controllata.
Continua la descrizione di strategie di gestione attiva dell’ansia, che tutti possono mettere in atto con diverso grado di impegno, e che si concluderà nella terza parte dell’articolo, visibile a questo indirizzo. Ricordo che le tecniche qui esposte possono aiutare a gestire stati d’ansia provvisori e non si sostituiscono in alcun modo al parere di un esperto che ha invece il ruolo di trovare le strategie migliori per il vostro caso specifico, dopo un’attenta valutazione iniziale ed una profonda conoscenza della vostra storia.

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Immaginazione e visualizzazione positiva: Visualizzazione positiva significa portare l’attenzione su una situazione temuta o che genera ansia (es. un colloquio di lavoro), e immaginare di riuscire superare quella situazione con discreto successo e senza eccessiva ansia.

Modellamento: significa prendere come modello una persona tendenzialmente non ansiosa, o che affronta con successo una situazione per noi difficile, fare attenzione ai suoi comportamenti in quella specifica situazione e provare a riprodurli. Non prendere come modello chi eccelle ma accontentati di un modello che supera con serenità la situazione che voi temete. Se la tua paura è quella di parlare in pubblico, forse prendere a modello il presidente Obama non è la scelta migliore: potresti non riuscire ad imitare le sue doti oratorie e la delusione potrebbe spingerti a non riprovare. Cerca piuttosto tra i tuoi amici, una persona che non ha problemi a parlare di fronte ad un discreto gruppo di persone e analizza il suo comportamento, puoi anche chiedere come affronta quello che per te è un grande stress.. potresti scoprire che anche lui/lei ha in passato trovato difficile parlare in pubblico e farti suggerire le stesse strategie che ha usato in passato!

Conoscere l’ansia: informati, leggi e ascoltati. Capire cosa sia l’ansia, da dove nasca, quali siano le sue manifestazioni a livello fisico e a quali conseguenze porti, può essere d’aiuto nel ridimensionarne la portata e ridurne la sensazione di pericolosità. Fai attenzione però, poiché online si trovano molte informazioni, purtroppo a volte erronee, seleziona siti di informazione attendibili e verifica sempre che l’autore degli articoli sia un professionista attendibile. I professionisti di GocceDiPsicologia, così come molti colleghi psicologi, sono disponibili a spiegare questi aspetti gratuitamente, anche tramite e-mail. Se hai qualche curiosità sull’ansia o non sai decidere se il tuo caso richieda l’intervento di un professionista, contatta uno psicologo e confrontati sulle tue preoccupazioni.

Tecniche di rilassamento: tecniche come il Rilassamento Muscolare Progressivo o il Training Autogeno hanno lo scopo di indurre uno stato di rilassamento, favorendo il ritrovamento del benessere e di un equilibrio psicofisico. Numerosi sono i vantaggi derivati dalla pratica costante di una tecnica di rilassamento (ad esempio maggior concentrazione, abbassamento della pressione sanguigna, ecc..) che solitamente si apprende in pochi incontri e può essere applicata al bisogno in qualsiasi momento della giornata e in assoluta autonomia. Sconsiglio di apprendere il Training Autogeno durante uno stato di ansia, se lo avete già appreso in passato e siete in grado di applicarlo con discreto successo potete utilizzarlo senza problemi per calmare l’ansia, se invece siete in preda al panico e non avete mai utilizzato questa tecnica, consiglio di recuperare la tranquillità con un’altra delle tecniche proposte e rimandare i primi esercizi di Training Autogeno in momenti di maggior serenità. In fase di apprendimento, infatti, esercitarsi con il Training Autogeno in concomitanza di uno stato di forte ansia o panico, può innanzitutto portare ad un fallimento dell’esercizio e, per il principio di condizionamento, associare il Training all’ansia, trasformandolo in un’attività ansiogena. La tecnica di Rilassamento Muscolare Progressivo, invece, per la sua diversa natura, può tranquillamente essere utilizzata fin da subito per placare l’ansia.