Approfondimenti

Benessere

21-10-2020

Sette lezioni di panza

Sono stata molto combattuta sulla pubblicazione di questo articolo che è estremamente personale. Ma ogni tanto fa anche bene condividere consapevolezze personali, no? Ecco allora 7 lezioni di benessere arrivate dalla mia panza nel corso della gravidanza..soprattutto in queste ultime settimane di presenza ingombrante! Partono da lì dentro e, lo ammetto, ci sono voluti 8 mesi per prenderne consapevolezza. Le condivido con voi perchè spero possano essere utili per quei momenti in cui ci rendiamo conto che il nostro corpo ci sta inviando dei segnali, che siano calci, dolori, tremori o qualsiasi altra sintomatologia fisica o psichica da stress! Per questo motivo ho cercato di scrivere pensando alle più svariate situazioni, spero non ne risulti un’accozzaglia di luoghi comuni ma che, al contrario, tu possa ricavarne ciò che è davvero utile per te in questo momento.

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Ascoltati

Dentro di te succedono sempre un sacco di cose, che si tratti di qualcosa che cresce e si muove nella pancia, o di emozioni che la fanno ribollire fino a quasi scoppiare poco cambia. Ciò che accade nel nostro corpo ha esattamente la stessa importanza di ciò che succede fuori e ha qualcosa da dirci, sempre!

Ascolta anche i tuoi tempi che sono diversi da quelli degli altri: accetta consigli e suggerimenti ma, se per te non è il momento giusto per utilizzarli allora conservali in un cassettino della mente per poterli usare al momento opportuno. Tante persone mi hanno detto in questi mesi “vedrai che tra un mese succederà questo” ma no, non accadeva, e allora via con le aspettative mancate e i sensi di colpa. Semplicemente, invece, i tempi di ognuno sono diversi e al momento giusto tante parole e consigli hanno avuto un senso anche per me.

 

Rallenta

Questo ti serve non solo per recuperare le energie, mettere a fuoco l’obiettivo e programmare i passi per raggiungerlo, ma anche per dedicare il giusto tempo al consiglio precedente. Se non ti fermi non hai spazio mentale per ascoltarti. Senza una pausa continui a correre e girare come una trottola impazzita, vai avanti per inerzia senza il tempo per respirare. Quando ingrani il pilota automatico ti perdi il viaggio, se lo utilizzi troppo spesso prova il piacere di una mezza giornata (ma anche una intera o forse di più) passata sul divano a “far niente”, nella consapevolezza che quel “niente” è un gran regalo che ti fai.

 

Usa i filtri (non solo per le foto premaman)

In un momento particolare della tua vita, che sia di sofferenza, di crescita o di cambiamento, le informazioni che ricevi dall’esterno sono tantissime e, nella maggior parte dei casi molto utili: arrivano da chi ci è già passato, da chi ti vuole bene, da chi non ti conosce ma ha il consiglio giusto per te. Filtra! Non solo perchè, come abbiamo detto, magari quello non è il momento giusto per te, ma anche e soprattutto perchè la tua esperienza è diversa da quella di chiunque altro.

Il tuo momento di stress, positivo o negativo, è solo tuo. Prendi tutto quello che arriva ma tieni solo quello che davvero ti è utile e ti fa sentire a tuo agio. Al quinto mese di gravidanza non sei ancora pronta a parlare del parto? Prenditi la libertà di dire a te stessa “ascolta e metti da parte”. Nonostante l’ennesima litigata con il partner non è il momento di seguire il consiglio dell’amica che ti suggerisce di fargli trovare le valigie fuori dalla porta? Fai tesoro del suo suggerimento e mettilo nella scatola delle possibili soluzioni future.

 

Delega, fidati e affidati

Si fa un sacco di fatica a mettere in pratica questa, vero? La difficoltà a delegare e fidarsi dell’altro è spesso uno dei fattori di mantenimento dello stress. Ti carichi il peso di tutto il lavoro, perchè l’altro non lo fa in un modo diverso, o non bene come lo faresti tu, perchè controllare il lavoro altrui richiederebbe più tempo, o semplicemente perchè ti convinci che sia giusto così. Magari alcune delle motivazioni che ti racconti hanno un fondo di verità, ma quanto ti costa questa fatica? Fai una selezione di ciò che puoi provare a delegare: parti da una lista di ciò che hai in programma di fare e inizia a suddividere tutto per urgenza ed importanza. Ti accorgerai subito che ci sono cose che possono essere rimandate, altre che possono essere affidate agli altri, e altre ancora per le quali potrai accettare che vengano fatte in modo diverso da come le faresti tu.

 

Coccolati

Il che non significa che se sei incinta o più in generale in un periodo di stress puoi mangiarti 90 ciambelle in dieci minuti, ma piuttosto che puoi, e dovresti, concederti qualche spazio di benessere personale in più senza sensi di colpa: è ciò di cui probabilmente hai bisogno in questo momento. Un massaggio, un’ora di silenzio, il tuo piatto preferito, una passeggiata (concreta o immaginaria) nel tuo posto speciale o qualsiasi altra cosa tu possa vedere come una coccola personale.. e se necessario, chiedi aiuto!

 

Programma..ma con flessibilità

Liste, elenchi e programmi sono utilissimi per chiunque. Mettono ordine, ci danno l’idea di cosa ci attende e ci aiutano a tenere le fila di tutto. Ma cosa succede quando i piani iniziano a cambiare? Quando non riesci a star dietro a tutto perchè hai deciso di rallentare, perchè arriva l’imprevisto o perchè qualcosa porta via più tempo di ciò che avevi previsto? Per non andare completamente in tilt e far crollare il castello mentale che hai costruito serve flessibilità. Si riprogramma, si abbandonano o si rimandano alcuni punti, o si delega! Concediti di poter fare ciascuna di queste cose a seconda della necessità, assicurandoti che l’immagine di te come persona competente e di valore non si lasci intaccare da un cambiamento di programma.

 

Wonder Woman non esiste!!!

O se dovesse esistere da qualche parte, sicuramente non ha lavoro, casa, famiglia e figli. Questa la metto alla fine perchè è stata davvero la più difficile da far mia, ma anche perchè riassume un po’ tutte le altre e può diventare una sorta di mantra da ripetersi quando ti avvicini al limite.

Da quante pretese ti lasci condizionare? Bisogna  fare le cose in un certo modo, in determinati tempi e nonostante ciò che senti realmente di poter o voler fare. Chissà cosa succede se non rispondi a queste aspettative (che a volte attribuisci agli altri ma sono assolutamente tue). Quali bisogni nasconde questa ricerca della performance perfetta, dell’avere tutto in ordine e del rispondere ad ogni richiesta con prontezza? Ti lascio con questa domanda, prova a trovare le tue personali risposte..